STORIA DELLE CALZE
Il calzino non è più considerato un capo di vestiario da indossare a caso; ormai è divenuto il tocco in più che dona un tono diverso al proprio stile.
Le calze uomo e le calze donna, oramai, sono considerate un accessorio di tendenza, un irrinunciabile tocco glamour!
Se le calze sono nate per sopperire ad un’esigenza del corpo, quella di tenere al caldo i piedi nelle stagioni più fredde, è diventato un vero e proprio capo d’abbigliamento, con specifiche caratteristiche e nuove tendenze dettate dalla moda.
Nel periodo assiro (1800 a. C. – 1350 a. C.), incontriamo i primi esempi di pantaloni simili a calze. Quei calzoni non avevano molto in comune con gli odierni collant: infatti non erano lavorati a maglia ma venivano realizzati cucendo un pezzo di stoffa. La lavorazione tubolare comparve nell’età dei faraoni (1400 a. C. – 950 a. C.). Molte popolazioni, tra cui i romani, indossavano dei calzini di lana per cavalcare, mentre, come si può notare dalle raffigurazioni sui vasi, in Grecia si utilizzavano di pantaloni simili alle calze e aderenti alle gambe. Questi “calzini”, però, lasciavano scoperto il piede. Una soluzione troppo scomoda, che venne presto sostituita dalle bracae barbariche.
Sporadicamente, a partire dal VII secolo, cominciavano a comparire i calzini lavorati a maglia. Ma la vera moda della calza risale al Medioevo, quando i nobili cominciarono ad arricchire il proprio abbigliamento con dettagli sempre più distintivi rispetto al popolo. Tuttavia, ancora nel XIII secolo, i calzini realizzati di questo tipo erano noti soltanto in Italia, mentre nel resto dell’Europa si utilizzavano esclusivamente le calze in tessuto. Le calze lunghe erano considerate simbolo distintivo di elevata condizione sociale. Le calze dei ricchi, per intenderci!
Nel corso del XV secolo si cominciarono a cucire calze di lana e anche di pelle, per realizzare una sorta di collant aderenti alle gambe. gli aristocratici preferivano le calze e i collant in scarlatto elastico, un filato di lana di alto pregio, era. L’usanza di indossare calze di due colori diversi era segno di eleganza e raffinatezza; immaginiamo quanto colore si vedeva in quelle strade! Grazie all’arte del ricamo, le calze di seta ornate d’oro diventarono accessori di elevato pregio per la nobiltà. Verso il XVI secolo, fecero la loro prima comparsa le calze in seta cucite e, più tardi, lavorate a maglia. I collant vennero divisi nuovamente in calzini e pantaloni.
Nell’anno 1589 l’inglese William Lee costruì il primo telaio per calze, grazie al quale sarebbe stato possibile realizzare meccanicamente calzini con lavorazione rettilinea. Grazie all’introduzione di calze alla moda, i calzini, fino ad allora indossati quasi esclusivamente dagli uomini, divennero un articolo sempre più ambito anche dalle donne, . Da allora i calzini passarono a coprire anche i piedi e le gambe delle donne: non era ancora possibile intravederli, in quanto le gonne erano lunghe fino a terra. La comparsa dei pantaloni lunghi all’epoca della Rivoluzione Francese decretò, dopo secoli di supremazia, la fine delle calze da uomo, da allora non più visibili. Nel 1866 l’americano Lamb costruì la prima macchina per maglieria facilmente utilizzabile. La liberalizzazione dei costumi e l’emancipazione del corpo femminile portano all’inevitabile rivoluzione del Novecento: gonne corte e calze di nylon in vista.
Oggi più che mai calze e calzini rappresentano un elemento imprescindibile di ogni outfit. Negli armadi e nei cassetti di ognuno di noi troviamo varie versioni: Calze Lunghe, Calze Corte, Calze Personalizzate, Calze Fantasia, Calze da Donna, in tinta unita o nelle più diverse fantasie, in abbinamento o in contrasto con il resto del look, per distinguersi, personalizzare, impreziosire le proprie scelte di vestiario quotidiane.